Vidèo Anfossi, maestro del colore, nasce in Francia nel 1933 e vive a Sassari, che considera la sua città d'elezione. Figlio d'arte, nipote di Tosino Anfossi e cugino di Francesco Ciusa Quidacciolu, ha da sempre maneggiato pennelli e scalpelli.
Il suo primo maestro fu il padre Francesco Anfossi Quidacciolu, noto Ciccito, un artista a 360 gradi
Pittore d'impulso, esordì con le sue opere nel 1948 in una mostra collettiva organizzata a Sassari dall'Enel. Questa mostra gli aprì le porte a manifestazioni di prestigio che lo portarono in giro per l'Italia.
A soli 17 anni tenne la prima mostra personale a Tempio Pausania (Sassari) e a 20 seguì a Milano i corsi della scuola di Nudo dell'Accademia di Brera e della Scuola Superiore d'Arte del Castello Sforzesco.
Da quel momento non ha mai smesso di sperimentare sia tecniche che materiali differenti inserendo nelle sue opere sabbia, catrame e juta. E' inoltre un bravo scultore.i
Dopo 3 anni fu ammesso al Concorso nazionale di pittura Premio Sassari. A scoprire Vidèo Anfossi sono stati tra i più grandi interpreti della cultura e della tradizione sarda tra cui Melkiorre Melis, Pietro Antonio Manca, Mario Delitala, Eugenio Tavolara, Mario Ciusa Romagna.
Vidèo Anfossi agli esordi modula le sue pennellate sfumate, vaporose e sfaldate. In seguito il colore sarà più materico e carico di grinta, mentre nelle opere più recenti è la volta dell'astrazione: una pittura figurativa con pennellate pastose che riprendono con un realismo fedele solo alcuni particolari.
Le sue opere raccontano i paesaggi all'interno della Sardegna, le sagre paesane, il folkore, vedute di porti e marine. Oggi, dopo aver fatto le sue esperienze in tutto il mondo (oltre che in Italia anche in Francia, in Svizzera, in Argentina e in Austria) svolge la sua attività di artista prevalentemente a Sassari.