Introvabile tavolino da pittura francese in faggio del 1930 (esattamente da acquerellista) cosi composto: di forma rettangolare, a destra troviamo un pianetto smerlato e basculante (cm.33x25), a sinistra un cassettino che serviva a contenere i colori (cm.65x30) con internamente un coperchio che li riservava. Nella parte superiore del tavolino (alto cm.71) troviamo un vano (cm.55x24; h.3) dove venivano posti i colori durante la pittura. Che sia un tavolo da acquerellista si evince dal fatto che il piano da lavoro (cm.67x53), che a sua volta è basculante ed estensibile, non ha appoggi per eventuali tele: i fogli e i cartoncini per dipingere venivano infatti fissati con le puntine. La massima profondità dei piedi è di cm.65. Completamente chiuso diventa una sorta di piccolo scrittoio alto cm.77. Fascioni smerlati, gambe frontali mosse che si congiungono alle posteriori per mezzo di due traverse.